In bicicletta tra le isole del Quarnero

Dal 18 al 27 agosto 1997

di Paolo Adami e Carlo Camarotto

Chiesa di San Nicola
Notturno

Tappa numero 6, Dal 25 al 26 agosto 1997

Vir

Lunedì 25 agosto

A mezzogiorno in punto (solito orario sconsigliato per pedalare in agosto) partiamo lungo la costa verso nord. Meta l’isola di Vir. La strada è scorrevole e poco trafficata, indice di zona molto meno turistica di quelle finora incontrate.

Facciamo una sosta nei pressi di Nin per visitare un tempio, la Chiesa di San Nicola (sec. XII). Una volta raggiunta Vir ci dividiamo per cercare campeggio. La cosa appare difficile proprio per la mancanza di strutture. È evidente che la zona ha un grande potenziale turistico, ma il suo sfruttamento è ancora ai primordi. Qui, probabilmente, tra qualche anno sarà tutto diverso. Troviamo per puro caso un camping adatto alle nostre esigenze di prezzo (54 kune totali!) e di acqua (calda, anche se salata!).

Per cenare scegliamo un grill molto accogliente con terrazza. Il luogo è tranquillo e rilassante. Inizialmente optiamo per piatti diversi: appena scopriamo che insieme ai calamari vengono servite anche le patate fritte e insalata mista, cambiamo tutti idea.

Martedì 26 agosto

Andiamo al molo poco dopo la colazione per fare gli ultimi tuffi. Verso le cinque, dopo aver sfruttato al meglio i pochi raggi di sole disponibili, si torna a scaglioni al campeggio per concederci delle docce risanatrici. In un’ora e mezza siamo di nuovo a Zara. Facciamo una spesa per affrontare il viaggio di ritorno in traghetto (che ci riporterà a Venezia, 15 ore di viaggio): pane, marmellata, mortadella, formaggio, birra per la notte, creme varie e… alici. Siamo alla ricerca di un ristorantino per la “cenona finale”, nella quale convogliare fino all’ultima kuna. Adocchiamo un ristorante, vuoto, o quasi, ovviamente. Ordiniamo la prima birra sapendo che ce ne saranno delle altre. Ottimi gli spaghetti ai frutti di mare e le orate ai ferri. Spesso, in Croazia, il pesce è servito con abbondante salsa di aglio, cosa che lo rende molto più saporito. Per Carlo è pronto un piatto di cevapcici (preferisce la carne al pesce). Il grado alcolico si alza con i vari bis di birra, ma tutto questo servirà anche per passare tranquilli la lunga notte che ci vedrà seduti sulle panchine del molo in attesa del traghetto.

 

Dati 6a tappa. Zara-Vir-Zara: 85 km percorsi alla media di 21,5 km/h. Velocità massima raggiunta: 47 km/h. Chilometri totali fatti: 316.